Isola del Giglio uno scoglio di granito nelle acque toscane

giglio

L’Isola del Giglio, seconda isola per estensione dell’arcipelago toscano dopo l’Elba, non deriva la sua origine etimologica dal capoluogo toscano, dalla monarchia francese o da qualche rimando religioso, come potrebbe suggerire il giglio, fiore estremamente popolare nell’arte araldica, ma dalla parola aegiulium, che significa letteralmente capra, animale autoctono presente anticamente in gran numero sull’isola.

Il clima mite e poco piovoso, i suoi 20 km di coste rocciose alte, frastagliate e scoscese, di scogli e calette come quelle dell’Arenella, di Porto e Cannelle e impreziositi dalla bellissima spiaggia del Campese, fanno di questa terra una meta turistica ideale per tutte le stagioni.
Le acque color smeraldo e i fondali popolati di pesci attirano turisti e pescatori subacquei, numerose e affascinanti escursioni consentono di avventurarsi in un entroterra montuoso e selvaggio, che da marzo a giugno esplode di colori e profumi, mentre la costa regala panorami mozzafiato sull’arcipelago toscano.

L’isola è raggiungibile in circa un’ora di navigazione dalle coste della Toscana, imbarcandosi sui traghetti che fanno la spola tra Porto Santo Stefano e il porticciolo, circondato da pittoresche casette dalla cromia variegata, costruito dai romani e ampliato dopo diciotto secoli nel 1979, in seguito ad una violentissima mareggiata.
Vicinissime la Torre del Saraceno costruita nel 1596 per volere di Ferdinando I di Toscana contro le temute scorrerie dei pirati, e la Caletta del Saraceno o Cala delle Murene, dove è ancora possibile ammirare a pelo d’acqua le mura dell’antica cetaria, la vasca per l’allevamento delle murene.

Nel porto è potrete ricevere tutte le informazioni per visitare l’isola, cominciando nella bella stagione dalle spiagge. Quella di Cannelle di sabbia bianca finissima, a soli due chilometri a sud del porto, o due calette ancora più a sud, la piccola spiaggia Caldane, raggiungibile solo a piedi con un’incantevole passeggiata di 20 minuti, o ancora, cinque chilometri a nord del porto, la spiaggia Arenella, che i turisti possono raggiungere via mare accompagnati dai barcaioli, pronti a fare rotta anche verso l’incantevole baia di Campese, la più grande spiaggia dell’isola e palestra ideale per amanti di surf e vela, incorniciata tra un faraglione e l’imponente Torre Medicea, ancora una volta costruita nel 1700 per difendersi dai frequenti attacchi dei pirati barbareschi.
Negli immediati paraggi vi è un villaggio di pescatori con le barche ormeggiate in un seno che continua a trasmette i ritmi rallentati di un vecchio borgo marinaro.

Ma l’Isola del Giglio ha molto da offrire anche una volta rientrati dalle spiagge o per una gita fuori porta e fuori stagione, bellissimo il borgo storico eretto dai pisani nel XII° secolo e più volte ampliato dai granduchi di toscana, arroccato a 400 metri sul livello del mare e cinto da imponenti mura che hanno custodito intatte al suo interno le strette vie: Piazza XVII Novembre, con l’imponente Rocca aldovrandesca, Piazza della Rocca con la casa del famoso violinista Uto Ughi. Imperdibile è anche la chiesa di San Pietro Aposto di Giglio Castello, con i reliquiari dei papi Urbano I e Urbano VIII, gli arredi sacri del papa Innocenzo XIII, il crocifisso di avorio attribuito al Giambologna e il reliquiario del 1724 contenente l’ulna destra di San Massimiliano.

Questo piccolo scoglio di granito, vicino al “continente” ma allo stesso tempo così isolato, non risalta per mondanità, i veri protagonisti sono mare e natura.
La tipica flora mediterranea conta tra le altre numerose specie botaniche scoperte nell’ultimo secolo, per un totale di quasi 700 specie ,di cui alcune particolarmente rare e caratteristiche del posto.

Tante le opportunità per una vacanza che voglia distinguersi dal classico soggiorno balneare, tra storia arte e tradizioni, itinerari che conducono alla scoperta di un antico e tormentato passato.

Promozioni e last minute rendono hotel e alberghi dell’Isola del Giglio estremamente vantaggiosi e convenienti, offrendo soggiorni da favola in questo piccolo paradiso nascosto del turismo nazionale.

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