Umbria

umbria

Nelle atmosfere sospese di una campagna bloccata nel tempo, riemergono i fasti ed i profumi di un lontano passato.
Nei borghi medievali, nelle pievi, nei castelli, nei palazzi e nelle cattedrali, tra vicoli ed osterie si scorgono ancora le tracce dei grandi artisti e dei tesori che affollarono il periodo medievale e rinascimentale.

L’Umbria è anche la patria di San Benedetto, padre d’Europa, dell’omonima regola e di un diverso concetto di monachesimo, di San Francesco e Santa Chiara.
Qui il fraticello di Assisi si ritrovò a sostenere la chiesa di Innocenzo III, armato di un saio e di una nuova e profonda spiritualità, nuovo archetipo di una chiesa fino ad allora rivestita di ori e potere.

Le placide acque del Lago Trasimeno, il lago più grande dell’Italia centrale, bagnano ancora i resti di antichi insediamenti etruschi, come in quel di Castiglione del Lago, dove il tempo rarefatto del paesaggio lacustre si veste del verde intenso e profumato di una natura selvaggia e di un romanticismo di altri tempi.

Sempre la purezza dell’acqua, solo questa volta fragorosa e potente, è protagonista delle Cascate delle Marmore, considerate le più belle d’Europa.
Dove le gelide acque del fiume Velino precipitano nel ribollire di un inferno liquido, in un volo profondo 156 metri, fino a raggiungere il torrente del Nera. Uno spettacolo terribile ed affascinante, che dovette impressionare non poco Lord Byron, come dimostrano alcuni versi bellissimi, registro profondo e fedele di una emozione vissuta nel cuore più selvaggio dell’Umbria, ad una manciata di chilometri da Terni.

Una dimensione parallela a quella della quotidianità sembra scorrere nelle vene di questa regione situata a metà della penisola italiana, un laboratorio dove presente e passato si compenetrano in uno strano gioco al rimpiattino, come nell’antica cittadina romana di Carsulae, lungo la Via Flaminia, che ha attraversato i millenni fino a giungerci quasi integra in uno dei siti archeologici più importanti di questa regione.

La stessa pervasiva e magica sensazione la si può percepire presso la foresta fossile di Dunarobba, dove una cinquantina di giganteschi tronchi di conifere preistoriche, cronologicamente collocate tre i 2 ed i 3 milioni di anni fa, spuntano dal terreno in un impressionante monumento naturalistico congelato nel tempo, e laddove la dura pietra ha preso il posto della materia organica. Un sito paleontologico unico al mondo, di inestimabile importanza per la comunità scientifica.

La città umbra più antica è Gubbio, il suo centro storico è un capolavoro di arte medievale, che conta all’attivo il magnifico Palazzo dei Consoli, il Duomo ed il Palazzo Ducale, fatto costruire dal Duca Federico da Montefeltro su disegno di Francesco di Giorgio Martini.

Ma Gubbio non è certamente l’unica testimonianza artistica su territorio umbro, queste pittoresche terre annoverano gioiellini indiscussi della storia dell’arte come il famosissimo Duomo di Orvieto, pietra miliare dello stile gotico in Italia con la sua facciata dorata, e geloso custode di quell’insuperabile capolavoro che sono gli affreschi interni, in un continuo rimando di stili, dal gotico al più maturo stile rinascimentale e opera dei più importanti artisti del tempo, dal Beato Angelico, a Benozzo Gozzoli a Luca Signorelli.
Quest’ultimo che ci ha lasciato una meravigliosa opera d’arte: il Giudizio Universale, una delle opere più geniali del Rinascimento italiano e fonte di ispirazione per Michelangelo quando si cimentò nella decorazione della Cappella Sistina.
Una nota di merito va riconosciuta anche al Pozzo di San Patrizio.

Altra chicca imperdibile è la splendida città di Spoleto adagiata sul letto prosciugato di un enorme lago preistorico definitivamente bonificato in epoca medievale, profondamente e magnificamente segnata dall’età di mezzo e dagli ori raffinati e metafisici di una luminosa Bisanzio, faro di arte e cultura, nonché dalle prime avvisaglie dell’arte rinascimentale.
Nel Duomo sono conservati affreschi del Pinturicchio e di Filippo Lippi.
Da vedere anche la Rocca Albornozia, baluardo militare che papa Innocenzo VI fece erigere in difesa dell’Italia centrale, da li lo sguardo spazia sulla Valle del Tessimo e sul Ponte delle Torri.

Tante le occasioni e gli spunti per impegnare il tempo, che ci si immerga nella spiritualità diffusa dei luoghi di San Francesco e San Benedetto da Norcia, in pellegrinaggio lungo la Via Francigena, o ci si tuffi nelle “Strade del Vino” e nei ricchi itinerari enogastronomici, che ci si dedichi allo sport o all’arte, o magari alle manifestazioni culturali del calibro del Festival dei due Mondi, l’Umbria riserva ai turisti un paesaggio vasto e poliedrico da assaporare comodamente appoggiandosi ai tanti comodi hotel che fanno del difficile mestiere dell’ospitalità una filosofia di vita.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *