Rimini

Rimini la spiaggia più famosa d’Europa che ha segnato la storia italiana ed internazionale del turismo balneare, nell’immaginario popolare è fondamentalmente questo, coi suoi 230 stabilimenti balneari e oltre mille alberghi.

Eppure Rimini ha alle spalle 22 secoli di storia.
Abitata fin dalla preistoria ed in seguito occupata dalle popolazioni villanoviana, etrusca e gallica, venne infine colonizzata dai romani nel 268 a.C., che le diedero finalmente un assetto di tipo urbano.
Prima colonia romana della pianura, Rimini rappresentava una testa di ponte per intraprendere la conquista della padana, allora occupata dai galli.
In breve tempo divenne un importantissimo snodo commerciale e militare, posta come era all’incrocio di tre delle più importanti vie del complesso viario della penisola: la Via Flaminia che conduceva a Roma, la Via Aemilia fino a Piacenza e la Via Popilia che portava ad Aquileia.
Non meno strategico il vivacissimo porto che coprì un ruolo di primo piano nello sviluppo dell’economia cittadina.

riminiFu presto oggetto delle cure e delle attenzioni degli imperatori che la dotarono di numerose infrastrutture, servizi e monumenti, come il solenne Arco d’Augusto, il Ponte di Tiberio inaugurato nel 21 d.C. e grande esempio di architettura e di ingegneria, e l’Anfiteatro eretto nel II° secolo d.C., in origine utilizzato per i giochi gladiatori,  in seguito convertito a struttura militare posta a protezione dalle temibili invasioni barbariche, e infine adibito a lazzaretto.
Tra le tante testimonianze di questa splendida epoca rimangono diversi reperti di domus patrizie. Prima in ordine di importanza e certamente la Domus del Chirugo, in ottimo stato di conservazione, così chiamata perché oltre a degli splendidi mosaici, tra i reperti spicca una delle più importanti collezioni di strumenti operatori giunti fino a noi.
Altri resti di domus sono stati rinvenuti sotto la Camera di Commercio e Palazzo Massani.

Rimini tra Medioevo e Rinascimento fu la terra di una delle più importanti e prestigiose signorie del Mediterraneo. Il nome Malatesta sembrerebbe riconducibile alle intemperanze di un ardito condottiero, Rodolfo, che si batté con coraggio e caparbietà contro papi e imperatori. I Malatesta dominarono il capoluogo romagnolo dal 1295 al 1528.

Questi valorosi guerrieri amanti delle arti lasciarono in eredità alla città delle vere e proprie pietre miliari della storia dell’arte. Naturalmente il celebre Tempio Malatestiano progettato su committenza di Sigismondo Pandolfo Malatesta dal celebre architetto e umanista rinascimentale Leon Battista Alberti, con decorazioni interne di Agostino di Duccio, che qui realizzò bellissimi bassorilievi a stiacciato, e affreschi di Piero della Francesca.
Degno di nota anche l’importantissimo crocifisso di Giotto, che soggiornò a Rimini tra il 1308 ed il 1312.
Vi è poi in pieno centro cittadino la Rocca Malatestiana, la cui costruzione fu seguita personalmente da Sigismondo Pandolfo, con la consulenza del grande architetto rinascimentale Filippo Brunelleschi. E per finire la duecentesca Chiesa di Sant’Agostino, un bellissimo esempio di architettura gotica.

rimini2L’entroterra riminese è una cerniera che congiunge ambienti e territori diversissimi, stretti tra il Mare Adriatico e le vette ed i castelli della Repubblica di San Marino, tra i colli cesenati ed il Montefeltro, attraversata dai torrenti Conca e Marecchia.
Un ecosistema che si apre all’occhio del visitatore in un paesaggio diversificato ed armonioso, dove la natura più selvaggia delle dolci colline si sposa agli appezzamenti coltivati. Un patchwork di campi e colture che rievoca memorie antiche, dove il tempo sembra essersi fermato tra le torri e le fortificazioni che disegnano eleganti e preziosi profili sugli orizzonti di questi cieli.

Una fitta ragnatela di itinerari si snodano tra colline e vallate, alture e calanchi, inseguendo le imponenti ed affascinanti roccaforti che furono dei Malatesta, contese e disputate in conflitti che macchiarono questa regione di sangue e lunghi rancori.
Tra i tanti che ci si propongono all’attenzione possiamo inoltrarci lungo la valle del fiume Marecchia, toccando la pianura di Santarcangelo, le gradevoli campagne di Poggio Berni, spingendoci fino agli aspri speroni rocciosi di Verucchio.

Oppure possiamo seguire il tragitto del fiume Conca, che tocca alcuni dei centri abitati più popolosi della zona, come il borgo di San Giovanni in Marignano, conosciuto anche come “il granaio dei Malatesta”, importante centro di produzione agricola e di conservazione delle riserve cerealicole.
Continuando a costeggiare il percorso del fiume ci si inoltra sempre più all’interno di un territorio ricco e variegato, giungendo a Morciano di Romagna, un singolare connubio di modernità, vivacità commerciale ed un impianto architettonico che tradisce origini novecentesche.

Superata Morciano, tra vitigni e colline si giunge a San Clemente, un piccolo borgo fortificato conosciuto anche come “città del vino”, poi a Coriano col suo castello malatestiano immerso nel verde di una natura rigogliosa.

Percorrendo la strada di crinale si possono raggiungere due piccoli borghi con cinta muraria di stampo medievale: Montescudo e Montecolombo, collocati sui rilievi del versante sinistro, due piccoli gioiellini che custodiscono una architettura di indiscusso interesse, e dai quali si apre un panorama impareggiabile.

E poi ancora il castello di San Savino, il borgo/castello di Albereto, il Santuario di Valliano dove ammirare il museo etnografico, la Chiesa della Pace ed il piccolo Museo della Linea Gotica.
E per finire giungiamo a Gemmano, nel cuore di una natura selvaggia custodita nella Riserva Orientata.

Potremmo anche decidere di odirigere le nostre esplorazioni alla scoperta del volto più nobile del territorio malatestiano, verso una lunga serie di colline valorizzate da una pregevole sequenza di rocche e castelli, lungo i sentieri di antichi palazzi, in atmosfere sospese e suggestive: Montefiore, Saludecio, Mondaino, Montegridolfo, San Leo, Montebello, Pennabilli, Santagata Feltria, per concludere infine con San Marino, una incantevole antichissima Repubblica, da sempre emblema di libertà e fierezza.
Una concentrazione davvero straordinaria che racchiude nel pugno di pochi chilometri un patrimonio immenso di arte, storia e cultura.

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